giovedì 10 gennaio 2008

E' DAVVERO FINITA L'EMERGENZA ROM?

Come ogni problema che si rispetti in Italia è stato inizialmente denunciato con grande preoccupazione, forse per tentare di convincere gli Italiani che in Parlamento ci si dava da fare. Ma una volta giunti alla conclusione dell'ennesima impossibilità di stipulare un accordo, si è preferito mettere tutto in sordina appigliandosi ad altri problemi emergenti. Il risultato? L'emergenza dei rom, benchè non se ne parli più, continua: la loro massiccia presenza finora nota solo nei centri urbani, si può constatare adesso anche al casello dell'autostrada.
Durante le festività sono stati trasmessi dossier interessanti circa i campi rom abusivi, purtroppo in ora tarda e in un periodo in cui si preferisce stare allegri insieme alla famiglia piuttosto che davanti alla tv. Mi rammarico perchè la gente, da nord a sud dello stivale, dovrebbe conoscere la realtà delle grandi città e soprattutto delle periferie, dove gli stessi connazionali sono costretti a fare i conti con costanti rapine e violenze d'ogni sorta, circondati da baraccopoli che avanzano minacciose, talvolta occupando proprietà private. In uno di questi reportage si intervistava per l'appunto, il titolare di un'azienda per il deposito di containers nei pressi di Milano. Probabilmente chiuderanno presto i battenti per le ingenti perdite dovute alla prepotenza impunita dei nomadi, i quali in tempi brevissimi, trasformano le vaste aree che invadono, in discariche. Entrano nei containers, ci abitano per qualche tempo e poi, quando la sporcizia all'interno diventa insostenibile (ovviamente secondo i loro standard di igiene) incendiano tutto e cambiano "casa". Tranquilli, proseguono il soggiorno con "ogni comfort", circondati da chincaglierie accostate a elettrodomestici all'avanguardia, rubati come la corrente elettrica con cui funzionano. Ignorano che molto probabilmente ai figli, cresciuti nel degrado e senza un'istruzione, non spetterà una sorte diversa dalla loro. E' uno spettacolo desolante, mi auguro finisca presto.

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