mercoledì 4 luglio 2007

QUANDO LA RELIGIONE DIVENTA UN PRETESTO


Ieri sera, piuttosto tardi, verso mezzanotte, c'era un programma molto interessante su rai1, dal titolo "Dio: pace o dominio?" e, anche se ho seguito il servizio per una decina di minuti, tuttavia ho avuto la fortuna di cogliere nel pieno le dichiarazioni di una professoressa musulmana dell'università de Il Cairo, Zeinab Radawan. Dichiarazioni che ho ricercato sul sito della trasmissione e che voglio citare: “Sulla questione della donna araba ….noi potremmo dire che l’Islam non intende imporre un vestito speciale per le donne, ma intende un comportamento specifico che orienta sia l’uomo che la donna, e non susciti il desiderio sessuale….Per quanto riguarda la poligamia: l’Islam l’ammette solo in due casi, quando la moglie è sterile o è malata! … Nella pratica invece gli uomini si sposano più volte senza osservare queste norme. Sono così peccatori davanti a Dio. Io personalmente non metto il velo! Io sono giusta per come mi comporto, non perché porto, o non porto, il velo! …”. In luce a quanto detto da questa donna, l'Islam che ci viene comunicato oggi è ben lontano dalla vera religione, che non impone il velo e nessun tipo di abito speciale e che ammette la poligamia in soli due casi, discutibili per moralità ma comprensibili in un epoca dove la prole era tutto. In Francia è vietato il velo nelle scuole, e mi sembra giusto, perchè a questo punto cade la motivazione religiosa, l'unica motivazione che potrebbe "giustificare" una simile imposizione. Come dice giustamente la professoressa è il comportamento che non deve suscitare il desiderio sessuale, e nell'epoca in cui viviamo scoprire i capelli non è il massimo della libidine. I tempi cambiano e anche le consuetudini devono cambiare, il che non significa intaccare i valori universali ma modificare il modo in cui li si vive. Prendiamo come esempio l'amor proprio, il pudore: il pudore nel Medioevo non permetteva di scoprire le braccia. Oggi , in una visione del corpo senza veli diffuso dai media, si è ridotto, ma tuttavia rimane e rimarrà in eterno. Vorrei che le parole pronunciate da questa donna potessero essere ascoltate ovunque, dalle troppe donne nel mondo che sono ridotte ad oggetti. Vorrei che soffocassero le falsità di una tradizione che fa comodo solo ai terroristi.

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