lunedì 24 settembre 2007

GRILLO HA SFONDATO UNA PORTA APERTA

Premesso che ci penso sempre più di una volta prima di criticare l'attuale situazione Italiana perchè da Italiana me ne dispiaccio tanto, e che finora mi sono astenuta dal parlare del "fenomeno Grillo", tuttavia mi sento oggi di esprimere la mia piccola opinione a riguardo. Se ancora a distanza di giorni la questione sembra accesa, un problema di fondo nella realtà dell'Italia c'è, ed è abbastanza preoccupante. Se un personaggio con una lurida fedina penale come Beppe Grillo riesce ad emergere all'improvviso e ad abbassare ulteriormente la già estinta credibilità delle Istituzioni Italiane, vuol dire che l'Italia ha toccato proprio il fondo. Dopo innumerevoli accuse, a volte false e identificatesi come semplici luoghi comuni, a volte purtroppo fondate e il successo del libro di Gian Antonio Stella "La Casta" docet, la credibilità nella politica Italiana sembra ormai essere una "reminiscenza" irraggiungibile. Adesso ci si mette anche Grillo. Il monito del comico oltre a non essere innovativo per ovvi motivi e a non rispettare il cliché di un linguaggio quantomeno privo di volgarità, come si converrebbe ad un personaggio pubblico, non propone niente di realmente fattibile per cambiare in meglio l'Italia. La credibilità dell'Italia, duramente conquistata dopo anni, ha continuato a scendere con costanza fin dall'inizio del Governo Prodi. Ne abbiamo viste, anzi sopportate, di tutte i colori: ministri a manifestare in piazza affiancati da noglobal, gli stessi noglobal in Parlamento, il Governo che, a causa dei diktat delle frange estreme della sinistra, ha rischiato più volte di cadere, ma che alla fine è solo scaduto, e molte altre cose. L'ipocrisia non serve a nulla, ma la precarietà della situazione Italiana è nota a tutti gli Italiani già da tempo. Gettare altro fango non risolve nulla, tanto non sarà di certo Grillo con le sue accuse a risolvere i problemi e magari a far cadere il Governo. Il malessere nella politica non si vince con l'antipolitica, perchè è questo tipo di politica ad essere sbagliata, non la politica in sè. Entusiasmi superficiali esclusi, appare evidente il nesso dell'antipolitica con l'anarchia. L'unico sollievo è la consapevolezza che una situazione del genere non può che migliorare.

2 commenti:

gianmario mariniello ha detto...

Beppe Grillo ha saputo fare una grande operazione di marketing: mettere in ridicolo una classe politica che non piace a nessuno. E' stato bravo in questo.
Ma le sue proposte peggiorerebbero solo la situazione (ricordate cosa accadeva con le prerferenze?).

SaBrInA ha detto...

Non ci vuole molto a mettere in ridicolo la classe politica Italiana. Grillo più che bravo è stato un "furbo" a sfruttare la situazione. Le sue proposte giocano molto sullo scontento generale e sull'ignoranza generata dal disinteresse alla Cosa Pubblica. Pertanto sono proposte molto improvvisate e scadenti che celano tutt'altro che una reale voglia di cambiamento. Se siamo a questo punto ce lo meritiamo.